Via Graticciaia
Capalbio (GR)
La location è di struggente bellezza: e già solo per questo motivo merita la visita. Un bianco chalet, in stile vagamente coloniale, sulla spiaggia, a pochissimi metri dal mare, con la dolce nenia delle onde che battono sulla rena a fare da sottofondo. Ecco spiegato perché questa insegna – il cui nome si deve al fatto che, in epoca preunitaria, proprio qui correva il confine che divideva lo Stato del papa-re da quello dei granduchi lorenesi – ha un fascino indiscutibile, soprattutto durante le serate estive quando la brezza marina ne aumenta esponenzialmente lo struggente romanticismo.
Se a tutto ciò si aggiunge che la gestione è in mano a Rudy Travagli e a Domenico Stile (dell’iper blasonato ristorante Enoteca La Torre, a Roma) allora ben si comprenderà come una cena qui si rivelerà un’autentica esperienza. Pesci nobili e crostacei in cucina, per piatti che – con linearità e gusto – si muovono da una catalana di astice a un profumatissimo carpaccio di mazzancolle con arance e fave novelle. E quindi da un ottimo riso al salto con burrata, crudo di gamberi e crema di piselli, a una saporita pappa al pomodoro fresco e basilico con crudo di seppia. E poi ancora da una croccante frittura di calamari, gamberi, alici dorate e verdurine, a un filetto di ombrina con spinacini e salsa alla mugnaia. Grande è la selezione dei crudi.
La carta dei vini punta principalmente su bianchi e bollicine, con una ricca selezione di Champagne. Il servizio è attento e cortese ma non impostato. Il conto viaggio intorno a 65 euro.