La guida

La guida Toscana a Tavola, quest’anno nella sua seconda edizione, si propone di (ri)scoprire, provincia per provincia, tutto il buono della Toscana. Raccontare questa regione significa quindi confrontarsi con una tradizione secolare di cucina che è, primariamente, un’espressione di cultura

Dagli Appennini al Tirreno

Zuppe e carni. Pesci e ortaggi. Mare e terra. Cliccate sui link per scoprire il mondo del gusto della Toscana: 140 ristoranti, 30 pizzerie, 50 vini, 40 prodotti 

Il direttore

Gianluca Montinaro, storico delle idee e professore universitario è autore di numerosi saggi e monografie. Dal 2010 è membro del comitato di direzione della Guida Espresso ai Ristoranti d’Italia. È sommelier AIS e collabora a svariate testate nazionali, scrivendo di cibo e di vino

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WeFood

Sabato 2 e domenica 3 novembre 2024, la guida Toscana a Tavola promuove la nuova edizione di WeFood. Scopri le Fabbriche del Gusto partecipando all’edizione autunnale del Festival, un viaggio alla scoperta delle “Fabbriche del Gusto”: clicca qui per maggiori informazioni

Per informazioni

Contattate la casa editrice dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18.
M. info@italypost.it
T. 049 0991230

toscana a tavola
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i premiati 2025


Cuoco dell'anno
Inalpi premia Vito Mollica, "Hotel Palazzo Portinari Salviati – Atto di Vito Mollica" di Firenze
Per la maestria assoluta di una cucina fine, gustosa ed elegantissima,capace come poche di raccontare il territorio, di interpretarne le materie prime e di emozionare palato, testa e cuore.

Piatto dell'anno
Filippi premia Matteo Temperini, "Hotel Rosewood Castiglion del Bosco" di Castiglion del Bosco (SI)
Per i suoi pici con cacciucco, tamarindo e crema d’aglione: un piatto di grande gusto che, interpretando alcuni prodotti tipici regionali, colpisce per tecnica ed eleganza.

Miglior cucina di pesce
La Viarte premia Andrea e Daniele Zazzeri, "La Pineta" di Bibbona (LI)
Per il gusto e l’eleganza della loro cucina, eseguita con passione e capacità, in piatti che raccontano tutto il bello e il buono della grande tradizione gastronomica della costa toscana.

Miglior cucina di tradizione
Berto’s premia Lorenzo Fabbri, "Enoteca San Guido" di Castagneto Carducci (LI)
Per la sua cucina ‘vera’ e pura, attenta e rispettosa delle materie prime, capace di imprimere nel piatto e nella memoria i valori più autentici della tradizione.

Sommelier dell'anno
Lamole di Lamole premia Walter Meccia, "Hotel Four Seasons - Il Palagio" di Firenze
Per la capacità e la passione con le quali amministra una cantina raffinata e variegata. E per la classe incomparabile con la quale racconta il mondo del vino agli ospiti.

Cantina dell'anno
Vigneti La Selvanella premia Filippo e Ombretta Saporito, "La Leggenda dei Frati" di Firenze
Per la passione, l’intelligenza e la cura che viene posta nella gestione della cantina: ampia e variegata come poche.

Pasta dell'anno
Rana premia Valeria Piccini, "Caino" di Manciano (GR)
Per le sue pappardelle «sulla lepre»: un piatto di antica tradizione maremmana che, riproposto con mano da maestro, diventa sublime per tecnica, equilibrio e gusto.

Pizza dell'anno
Mulino Caputo premia Tommaso Vatti , "La Pergola" di Radicondoli (SI)
Per aver rivitalizzato e nobilitato, con capacità e tecnica, i concetti di pizza e di pizzeria: cibo e luogo identitari della cultura gastronomica italiana.

Pizza gluten free dell'anno
Mulino Caputo premia "Grano Vivo" di Pontedera (PI)
Per l’attenta ricerca e l’accorto studio su farine e impasti adatti anche a coloro che hanno particolari esigenze alimentari e dietetiche.